Nel cuore della Maremma Toscana, a pochi chilometri dal mare, sorge Campiglia Marittima, un antico borgo le cui vie e piazze ogni giugno si animano con l’arrivo dei rondoni. Questo affascinante fenomeno è al centro del libro leporello “Figli dell’aria. Rondoni a Campiglia Marittima”, scritto da Eugenia Parisi e illustrato da
Cristina Jacamar. Il libro si apre e chiude con la poesia "O andorinhão-negro" di
Luís Quintais – qui per la prima volta tradotta e pubblicata in italiano: un filo conduttore poetico che accompagna il lettore attraverso le 32 pagine dispiegate a fisarmonica.
La trama del libro si snoda in un racconto affascinante che segue il ciclo di vita del Rondone comune (Apus apus), noto per la sua incredibile capacità di volare ininterrottamente per mesi, senza posarsi mai. Le mattine di giugno vedono i giovani rondoni calare dall’alto, mentre gli adulti, in periodo di riproduzione, emergono da sotto le tegole e dalle fessure dei vecchi muri in pietra. Tutto ciò crea uno spettacolo che riporta in vita tradizioni e memorie degli abitanti più anziani del borgo.
Le vivide illustrazioni di Cristina Jacamar arricchiscono il testo con immagini che catturano l’essenza dei rondoni e del loro ambiente. Le scene rappresentate permettono al lettore di immergersi completamente nel borgo di Campiglia Marittima, e pare quasi di poter volare in compagnia dei rondoni.
La poesia "O andorinhão-negro" di Luís Quintais fornisce una cornice evocativa in apertura e chiusura del libro. Le parole del poeta portoghese aggiungono una dimensione lirica al racconto, nel celebrare la straordinarietà dei rondoni e la loro connessione con il cielo e la terra.
Oltre a essere un tributo alla bellezza dei rondoni, il libro di Parisi vuole sensibilizzare i lettori sull’importanza della conservazione di questa specie. Le ristrutturazioni edilizie non sempre tengono conto delle necessità dei rondoni: ne consegue che i siti di nidificazione disponibili vengono sempre più ridotti. Con l’associazione
Rondoni campigliesi / Swifts of Campiglia, fondata dall’autrice nel 2017, si cerca di preservare questi habitat, cruciali per garantire la presenza dei rondoni nelle future primavere.
“Figli dell’aria. Rondoni a Campiglia Marittima” è un’opera che unisce poesia, arte e scienza per raccontare una storia di bellezza e fragilità. Attraverso le parole di Eugenia Parisi e le illustrazioni di Cristina Jacamar, il lettore è invitato a scoprire e apprezzare la vita dei rondoni, che con i loro voli perpetui rappresentano un legame tra cielo e terra, passato e presente. Questo libro leporello non è solo una celebrazione della natura, ma anche un appello a preservarla, ricordandoci che la bellezza dei cieli estivi dipende anche dalle nostre azioni.